Fondi ed investimenti

Fondo di garanzia per le PMI

Attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si cela una strategia per molti versi ambiziosa. Il piano si inserisce all’interno del programma dell’Europa Next Generation Eu che contiene un pacchetto di investimento da 750 (settecentocinquanta) miliardi di euro.

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Foto di GraphicMama-team da Pixabay

Attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si cela una strategia per molti versi ambiziosa. Il piano si inserisce all’interno del programma dell’Europa Next Generation Eu che contiene un pacchetto di investimento da 750 (settecentocinquanta) miliardi di euro.

Ma cosa significa innovazione? Quando pensiamo ad introdurre nuovi modi nella ricerca di formare nuove progettazioni e inserirle nella catena produttiva o nei settori dei beni e dei servizi la nostra visone è proiettata verso un futuro per quanto possibile sostenibile. Innovare le aziende equivale ad innovare tutto il Paese perché è necessario che tutta la filiera sia pronta ad affrontare la nuova sfida del domani.

La positività di questa grande opportunità è data alle aziende che si orientano con una visione del futuro investendo tutti i campi conosciuti. Un “largo” margine viene dato alle startup che si collocano in quella fascia di mercato dove le idee non hanno confini d proprio alla fantasia ed alla visionarietà (inoltrarsi in mondi utopici e e fantastici) viene richiesto un contributo non indifferente.

Non sempre comunque queste idee sono valorizzate in modo adeguato, vengono lasciate ferme senza un’apparente motivazione, Un esempio su tutti la ricerca sullo idrogeno e le sue applicazioni. Poi, molto spazio viene dato alla green economy, in questo caso si rende necessario una visione più attenta alle proposte ed alle finalità.

Le parti più coinvolte sono:

industria 4.0 (automazione industriale, tecnologie produttive)
startup (competenza e crescita sostenibile)
Premesso che sono ammesse tutte le aziende, in qualsiasi forma costituite, anche in perdita, vengono compresi anche gli esercenti arti e professioni escludendo, tassativamente, il super/iperammortamento.
L’incentivazione prevede per i beni:

immateriali 4.0 fino al 20% per gli investimenti fino a un milione di euro
materiali 4.0 sarà così ripartito:

  • al 50% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • al 30% fra i 2,5 milioni ed i 10 milioni di euro
  • al 10% fra i 10 milioni ed i 20 milioni di euro

E’ necessario ricordare che ci sono fondi anche per ricerca, sviluppo, innovazione e design, oltre alla formazione 4.0 con un serie di incentivi molto interessanti.

Le agevolazioni sono cumulabili con altri finanziamenti regionali, nazionali o europei vedi i contributi de minimis.

L’aspetto finanziario del PNRR, viene valutato, per quanto concerne l’Italia, in un importo di 235,12 miliardi di euro e per i settori della digitalizzazione, l’innovazione, la competitività e la cultura è previsto uno stanziamento di 49,86 miliardi di euro (si rimanda al sito del Governo per conoscere tutti i dettagli).

Il Governo nelle linee guida ha voluto sostenere con crediti d’imposta l’accesso a questi incentivi (così non incide direttamente sul debito pubblico) e sono distribuiti come segue:

  • ricerca sviluppo – 12% fino a 3 milioni di euro
  • innovazione tecnologia – 6% fino a 1,5 milioni di euro
  • innovazione green – 10% fino a 1,5 milioni di euro

ricordiamo che l’agevolazione è utilizzabile solo in compensazione.

Se venisse a mancare l’incentivo fiscale sicuramente avremmo un rallentamento nella realizzazione di beni e servizi per un futuro immediato, dilazionando ulteriormente i tempi di realizzo dell’innovazione.

Perché un incentivo importante viene dedicato all’innovazione?

L’argomento trattato dall’Europa ed esteso a tutti i componenti europei è determinato dalla necessità di rendere più incisivo il processo di modernizzazione ed efficienza ecologica. Con questo incentivo non ci si rivolge solo alle aziende, ma anche ai professionisti che con le loro competenze incrementano le opportunità e facilitano l’accesso al credito d’imposta favorendo così le modalità per il raggiungimento meno oneroso e difficoltoso degli obiettivi che gli imprenditori e tutte quelle persone dotate di particolare fantasia desiderano mettere a disposizione della comunità.

Non per ultimo guardiamo anche al PIL che può avere un deciso incremento ed a seguire la possibilità di agevolare le assunzioni di donne, giovani e persone con o senza esperienza.

E’ facile immaginare che dopo oltre venti anni di stagnazione un impulso all’economia, attraverso le aziende lungimiranti e con forti incentivi è possibile un nuovo new deal. L’innovazione è basilare per tutte le ricerche di nuove forme di progresso.

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