Fondi ed investimenti
Industria 4.0, con 50 milioni rifinanziata la Nuova Sabatini
Nuova Sabatini, rifinanziamento e Proroga di sei mesi del termine per l’ultimazione degli investimenti il cui contratto è stato stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023. Pubblicata in GU n 303 supplemento ord. n 43 del 29 dicembre la Legge n. 197 del 29 dicembre Legge di Bilancio per l’anno 2023.
Il decreto “Anticipazioni Finanziarie” collegato alla legge di Bilancio, prevede che le risorse saranno immediatamente disponibili in un’unica tranche per gli investimenti in beni strumentali di pmi e micro imprese. Il ministro Urso: “Diamo supporto diretto al sistema produttivo italiano”. Dal 2024 la riforma sulle garanzie pubbliche per investimenti strategici digital & green.
La legge Nuova Sabatini è stata ideata per sostenere le piccole e medie imprese italiane, agevolando l’accesso al credito per l’acquisto di attrezzature e macchinari attraverso prestiti agevolati. Il programma offre condizioni favorevoli per finanziare investimenti in beni strumentali, con un tasso di interesse agevolato.
Il nome “Nuova Sabatini” fa riferimento al fatto che questa iniziativa rappresenta un’estensione e un miglioramento di una precedente legge denominata “Legge Sabatini”.
Ecco alcuni punti chiave relativi alla legge Nuova Sabatini:
- Agevolazioni Finanziarie: La legge Nuova Sabatini prevedeva l’erogazione di finanziamenti agevolati sotto forma di prestiti a tasso agevolato per le PMI che desideravano investire in attrezzature e beni strumentali per migliorare la loro produzione o prestazione dei servizi.
- Tasso di Interesse Agevolato: Una delle caratteristiche principali di questa legge era il tasso di interesse agevolato sui prestiti, che rendeva il finanziamento più conveniente per le imprese. Questo tasso di interesse era più basso rispetto a quello dei tradizionali finanziamenti bancari.
- Ampia Gamma di Beni: Gli investimenti ammissibili coprivano una vasta gamma di beni strumentali, tra cui macchinari, attrezzature industriali, strumenti, hardware e software, veicoli commerciali e molto altro.
- Requisiti e Procedure: Le imprese interessate dovevano soddisfare determinati requisiti per accedere a questi finanziamenti. Le procedure e i dettagli specifici potevano variare nel tempo e a seconda delle modifiche apportate alla legge.
- Scadenze Temporali: La legge Nuova Sabatini aveva scadenze temporali specifiche entro le quali le imprese potevano presentare domanda per ottenere i finanziamenti agevolati. Queste scadenze potevano variare a seconda della versione della legge e delle politiche governative vigenti.
Beneficiari
Sono beneficiari le Piccole e Medie Imprese costituite e iscritte nel Registro Imprese, con sede legale o unità locale in Italia. Le imprese con sede in uno Stato membro UE che non abbiano sede in Italia alla data della domanda, devono attivarla entro la data di conclusione dell’investimento. Sono escluse le attività finanziarie e assicurative (sezione K ATECO 2007)
Interventi ammissibili
Per le imprese che operano in settori diversi da pesca e agricoltura, i programmi di investimento devono riguardare:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione degli attivi di uno stabilimento se lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito. L’acquisizione deve essere fatta da un investitore indipendente a prezzo di mercato.
Cosa finanzia
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
Requisiti: autonomia funzionale (salvo introduzione di nuova funzionalità), nuovi di fabbrica, riferiti ad una sola unità locale.
Data di avvio: dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di contributo.
Data di conclusione (ultima fattura o verbale consegna per il leasing): entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
Importo: minimo 20.000 euro massimo 4 milioni di euro. Il limite massimo include anche precedenti finanziamenti già ammessi non ancora scaduti. E’ ammessa la comulabilità entro i limiti dei regolamenti europei.
Vincoli: divieto di cessione, alienazione, distrazione dei beni oggetto dell’agevolazione nei 3 anni successivi alla conclusione dell’investimento. L’impresa non potrà modificare il sistema di acquisto dei beni (leasing o acquisto diretto).
Quali sono le agevolazioni
Contributo in conto impianti subordinato alla stipula di un finanziamento bancario o leasing con un Istituto convenzionato.
Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti 4.0
- 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
Caratteristiche del finanziamento
– deliberato da una banca/leasing convenzionato: elenco disponibile sul sito del Ministero;
– stipulato successivamente alla data di presentazione della domanda, anche prima della delibera del Ministero;
– delibera a copertura degli investimenti fino al 100%;
– durata massima 5 anni, comprensiva di ammortamento o prelocazione di massimo 12 mesi, dalla stipula del finanziamento o dalla consegna o collaudo dell’ultimo bene per il leasing;
– importo da 20.000 di euro a 4 milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria;
– erogazione in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento o dalla consegna/collaudo del bene per leasing;
– in caso di leasing, obbligo di esercitare l’opzione di acquisto all’atto della stipula del contratto;
– possibilità di rimborso o riscatto anticipato.
Come viene erogata: a conclusione dell’investimento e totalmente pagato, secondo il piano di concessione del Ministero, in un’unica quota per finanziamenti fino a 200.000 euro, altrimenti in quote annuali. Richiesta entro 120 giorni dal termine ultimo per la conclusione dell’investimento.
Per approfondimenti vai sul sito del Ministero Delle Imprese e del Made in Italy