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Cosa sono i round per finanziare una startup?

L’espressione round di finanziamento (divisa in lettere A, B, C, etc.) descrive una precisa modalità di raccolta di capitale di rischio che viene effettuata durante la fase di crescita di una Startup. Il bisogno di ricevere introiti che finanziano il proprio progetto, infatti, accompagna ogni Startup dalla sua nascita fino al pieno sviluppo.

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i round di una startup
Photo: Pixabay

L’espressione round di finanziamento (divisa in lettere A, B, C, etc.) descrive una precisa modalità di raccolta di capitale di rischio che viene effettuata durante la fase di crescita di una Startup. Il bisogno di ricevere introiti che finanziano il proprio progetto, infatti, accompagna ogni Startup dalla sua nascita fino al pieno sviluppo.

Ovviamente, gli obiettivi e le necessità di qualsiasi Startup sono riferiti alla fase di vita in cui essa si trova. Questo ciclo riguarda anche gli investimenti, ovvero ogni fase prevede diversi finanziamenti e soggetti che sono intenzionati a concederli.

Successivamente alle fasi definite di validazione del progetto di business (conosciuti come pre-seed, seed ed early stage), avviene la fase di crescita e sviluppo commerciale di una Startup che si divide in early growth (i round serie A e B) e sustained growth (i round serie C, D, e così via).

Ogni lettera, in questa fase, identifica una precisa raccolta di capitale.

Si inizia dal round Serie A e si continua seguendo le necessità di capitale dell’azienda. Ogni round serve a garantire alla società il giusto capitale per ottenere un determinato traguardo e a far funzionare la sua attività.

Di seguito, vedremo più nel dettaglio in cosa consistono i round e come si differenziano. Naturalmente, l’iter di avvio è leggermente diverso, stessa cosa vale per i tempi relativi ai finanziamenti

Funzionamento del finanziamento

È molto importante capire, prima di spiegare il funzionamento di un ciclo di finanziamento, quali sono i diversi protagonisti di questa attività. Innanzitutto, abbiamo in prima linea le persone che hanno l’obiettivo di ricevere un finanziamento per la propria azienda. Crescendo, quest’ultima iniziare a rientrare nei diversi round di finanziamento: si parte con un seed round e si procede con i round di finanziamento A, B e C.

Gli altri protagonisti sono gli investitori, che credono nel progetto, lo sostengono e sperano di ottenere un ritorno. Proprio per questo ogni fase di investimento prevede che l’investitore, o l’azienda che investe, trattenga parte della proprietà aziendale. L’investitore, infatti, nel caso in cui la Startup cresca, avrà una ricompensa proporzionata all’investimento fatto.

Il pre-seed

Spesso questa fase arriva così presto da non essere considerata all’interno delle varie fasi di finanziamento. Avviene, infatti, quando i fondatori di un’azienda avviano le loro attività. Spesso gli investitori in questa fase non chiedono in cambio parte delle azioni aziendali (molte volte finanziatori e fondatori coincidono).

Spesso questa fase arriva così presto da non essere considerata all’interno delle varie fasi di finanziamento. Avviene, infatti, quando i fondatori di un’azienda avviano le loro attività. Spesso gli investitori in questa fase non chiedono in cambio parte delle azioni aziendali (molte volte finanziatori e fondatori coincidono).

Il seed funding

Si tratta della prima fase ufficiale del percorso di finanziamento. Rappresenta il primo tassello finanziario che aiuta l’azienda a far crescere il proprio business. Può infatti essere paragonato a un seme (seed) che finanzia e aiuta a far crescere un’azienda e i suoi prodotti.
In questa fase, sono diversi i finanziatori tra cui i fondatori, familiari, incubatori, venture capital e molti altri ancora. I più comuni sono, però, gli angel investor, che tendono a investire in aziende più a rischio e che in cambio chiedono una partecipazione azionaria.

Round di Serie A

Quando un’azienda raggiunge dei risultati solidi in termini di utenti, fatturato e indicatori di prestazioni, può scegliere di accedere al finanziamento di Serie A. Questo permette di ottimizzare la crescita e sfruttare le possibilità di scalata in altri mercati. È fondamentale, in questa fase, studiare un modello di business che miri a raggiungere risultati di profitto a lungo termine.

Le aziende in fase seed, spesso, hanno ottime idee che, però, non riescono a far monetizzare. Nella fase di Serie A, invece, gli investitori, oltre alle ottime idee, cercano aziende con strategie che abbiano l’obiettivo di ottenere grandi ricavi. In questa fase, gli investitori arrivano da società di venture capital più tradizionali.

Si verifica sempre più spesso che le aziende facciano uso del crowdfunding azionario per ottenere capitale all’interno di un round di finanziamento di serie A.

Round di Serie B

Questi cicli mirano a portare le aziende oltre la fase di sviluppo e ad ampliare il loro raggio d’azione nel mercato. Dopo gli investimenti della fase di seed e i round di serie A, le aziende hanno dato prova agli investitori di poter ottenere successo su scala più ampia. Per rispondere a questa nuova esigenza arrivano i finanziamenti di Serie B.

Le aziende che accedono a questi finanziamenti sono solide e hanno alte valutazioni. Molti dei finanziatori protagonisti della Serie A li ritroviamo nella B. L’unica differenza è l’innesto di nuove venture capital specializzate in queste nuove fasi.

Round di Serie C

Arrivano a questa fase le aziende che hanno avuto un buon successo e che mirano a ottenere ulteriori finanziamenti con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti, inserirsi in altri mercati o acquisire quote di altre società.

Gli investitori, che investono in questa fase nelle aziende, mirano a raddoppiare la cifra investita, cercando di agevolare la scalabilità dell’azienda (ad esempio utilizzando i fondi di investimento per far acquisire all’azienda un’altra società) e la sua rapida crescita.

Nella fase C ai precedenti investitori si aggiungono gli hedge fund, società private di equity, banche d’investimento e altri soggetti. La sicurezza è data dai risultati raggiunti e dall’efficacia del modello di business aziendale.

Solitamente, questa è l’ultima fase di investimento. Alcune aziende, però, possono passare anche alle serie D ed E.